Regione Lazio: bando da 2,2 milioni di euro per la trasformazione dei prodotti della pesca

trasformazione prodotti della pesca: bando Regione Lazio

Regione Lazio: bando da 2,2 milioni di euro per la trasformazione dei prodotti della pesca

Per sostenere la trasformazione dei prodotti della pesca al nuovo bando della Regione Lazio è stata concessa una dotazione finanziaria di 2,2 milioni di euro.

La misura che il bando mira ad attuare è la 5.69 del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020 ed è finalizzata al miglioramento della competitività delle micro, piccole e medie imprese.

Le spese che potranno essere co-finanziate dal bando sono quelle sostenute a decorrere dal 01/01/2015 che rispettino i limiti di cui all’art 65 RDC paragrafo 6. In altre parole, non sono spese ammissibili a contributo quelle che riguardano operazioni portate materialmente a termine (o completamente attuate) prima che la domanda di finanziamento sia presentata dal beneficiario all’Autorità di gestione, a prescindere dal fatto che tutti i relativi pagamenti siano stati effettuati dal beneficiario. 

Le domande potranno essere presentate entro il 12 giugno 2017 e dovranno essere inoltrate alle competenti Aree Decentrate Agricoltura.

I progetti potranno ottenere una quota di cofinanziamento pubblico pari al 50% della spesa ammissibile. In ogni caso potranno essere applicati 30 punti percentuali aggiuntivi dell’intensità dell’aiuto pubblico per interventi che siano connessi alla pesca costiera artigianale.

Le spese che potranno fruire del finanziamento sono quelle che riguardano:

  • acquisto e installazione di sistemi di raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti;
  • generatori a efficienza energetica, ad esempio alimentati a idrogeno o a gas naturale;
  • investimenti per l’introduzione/ammodernamento di impianti ad energia rinnovabile, quali pannelli solari; econometri, sistemi di gestione dell’energia e sistemi di monitoraggio

A condizione che gli investimenti finanziati vadano al di là dei requisiti previsti dal diritto unionale o nazionale, saranno ammesse anche le spese relative a:

  • segnali di soccorso;
  • apparecchiature antincendio quali allarmi, estintori, coperte antifiamma, rivelatori d’incendio e di fumo, respiratori, porte tagliafuoco;
  • rilevatori di gas e sistemi d’allarme antigas;
  • protezioni sulle macchine, quali verricelli ecc.;
  • illuminazione di emergenza;
  • videocamere e schermi di sicurezza;
  • acquisto e installazione di cassette di pronto soccorso;
  • acquisto di medicinali e dispositivi per cure urgenti;
  • dotazione di guide e manuali per migliorare la salute sui luoghi di lavoro, compresi software derivanti da analisi e valutazione dei rischi per individuare i rischi che incombono sui luoghi di lavoro al fine di adottare misure atte a prevenirli o attenuarli.
  • servizi igienico-sanitari quali gabinetti e lavabi;
  • attrezzi per la pulizia ai fini del mantenimento delle condizioni igieniche nei luoghi di lavoro;
  • attrezzature per diminuire la movimentazione manuale di carichi pesanti;
  • vernici antiscivolo e stuoie di gomma antiscivolo;
  • dispositivi di protezione acustica e termica e apparecchi di ausilio alla ventilazione;
  • abiti da lavoro e equipaggiamento di sicurezza, quali calzature di sicurezza impermeabili, dispositivi di protezione degli occhi e dell’apparato respiratorio, guanti protettivi e caschi o equipaggiamento protettivo anti-caduta;
  • segnali di emergenza e di allarme di sicurezza

Saranno inoltre co-finanziabili spese relative a:

  • macchinari ed attrezzature per la trasformazione dei prodotti/sottoprodotti;
  • macchinari ed attrezzature per etichettatura;
  • adeguamento/ampliamento dei fabbricati esistenti;
  • nuova costruzione limitatamente all’area del sito produttivo;
  • servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware.

Nel limite del 10% della spesa ammissibile, è previsto altresì il finanziamento delle spese di acquisto di terreni edificati e non edificati. Se i siti oggetto di acquisto si trovano in stato di degrado o precedentemente venivano adibiti ad uso industriale e comprendono edifici, il limite del 10% è aumentato al 15%. In casi eccezionali e giustificati il limite può raggiungere il 20% della spesa totale ammissibile dell’operazione considerata. Gli immobili debbono comunque essere direttamente connessi alla finalità dell’operazione prevista e, nel corso dei 10 anni precedenti, non devono essere stati oggetto di finanziamenti pubblici.

Le spese generali, che comprendono costi generali ed amministrativi, saranno ammesse entro il limite del 12% dell’importo totale ammesso se collegate all’operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione.

Veniamo ora ai soggetti che sono ammessi a beneficiare del contributo. Potranno partecipare le micro, piccole e medie imprese che siano:

  • regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e che abbiano come attività primaria o secondaria la lavorazione e conservazione del pesce, crostacei e molluschi mediante surgelamento, saldatura ecc; pesca ed acquacoltura;
  • nel caso in cui il richiedente utilizzi personale dipendente, lo stesso deve applicare il CCNL di riferimento;
  • non rientrare nei casi di esclusione di cui all’art 106 del Reg. (UE) n.966/2012 ed il soggetto richiedente non deve rientrare nei casi di inammissibilità previste dei paragrafi I.c e 3 dell’art 10 Reg. (UE) n 508/2014;
  • che abbiano una sede operativa all’interno della Regione Lazio;

Le domande ammissibili, ma non finanziate per carenza di fondi, potranno essere finanziate in caso di ulteriori disponibilità, o in caso di rimessa in disponibilità di fondi derivanti da economie di spesa.

 

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