2018 L’Anno Europeo del Patrimonio Culturale

Inaugurazione dell'anno europeo del patrimonio culturale

2018 L’Anno Europeo del Patrimonio Culturale

Vi siete chiesti perché il 2018 è stato designato l’Anno europeo del Patrimonio culturale? Qual’è il motivo di un tale risalto? Proviamo insieme a riflettere su questa interessante iniziativa.

A seguito delle modifiche intervenute con il Trattato di Lisbona, l’Unione Europea ha cambiato rotta e, negli ultimi anni il focus, che prima era incentrato esclusivamente sul funzionamento del mercato unico, si sta spostando sempre più verso la dimensione umana e culturale del sistema economico.

La strada è, come sempre, lunga e complessa ma le iniziative che mettono al centro l’uomo e che danno risalto “all’habitat umano” (inteso non solo come ambiente ma come patrimonio culturale e sociale dei Paesi membri), sono destinate a moltiplicarsi.

L’esempio più calzante è proprio l’inaugurazione dell’anno europeo del patrimonio culturale, iniziativa approvata lo scorso maggio da Parlamento e Consiglio.

La varietà del patrimonio culturale europeo e la sua innegabile ricchezza sono state considerate elemento determinante dell’identità e della memoria collettiva dei cittadini europei. Oltre a favorire il processo di integrazione europea, l’iniziativa è funzionale anche all’implementazione delle risorse nei settori culturali. Sono già stati stanziati, infatti, circa 8 milioni di euro da destinare principalmente al finanziamento di progetti transnazionali e, con lo scorso bando di Europa Creativa sono già stati finanziati più di 25 progetti transnazionali.

A livello interno ricordiamo che il MIBACT è stato nominato coordinatore nazionale al fine di gestire gli eventi e i progetti a livello locale, regionale e nazionale per tutte le iniziative che si terranno nel 2018.

Ma quali sono gli obiettivi presi di mira da questa iniziativa? Come fare ad essere preparati per tutti i bandi e le opportunità di finanziamento che verranno indetti nel corso dell’anno?

Beh, l’Europa ha predisposto nel dettaglio tutti gli obiettivi specifici che l’Anno europeo del patrimonio culturale intende perseguire e raggiungere:

  1. favorire approcci al patrimonio culturale incentrati sulle persone, inclusivi, lungimiranti, integrati, sostenibili e intersettoriali;
  2. promuovere e favorire modelli innovativi di governance partecipativa e di gestione del patrimonio culturale, coinvolgendo tutti gli stakeholder;
  3. stimolare il dibattito, la ricerca e lo scambio di buone pratiche sulla qualità della conservazione, salvaguardia, riutilizzo innovativo e valorizzazione del patrimonio culturale e sugli attuali interventi nell’ambiente storico;
  4. ideare e sostenere soluzioni che rendano il patrimonio culturale accessibile a tutti, anche per mezzo di strumenti digitali, attraverso l’eliminazione delle barriere sociali, culturali e fisiche, tenendo conto delle persone con esigenze particolari;
  5. mettere in luce e accrescere il contributo positivo del patrimonio culturale alla società e all’economia attraverso la ricerca e l’innovazione, anche rafforzando la base di conoscenze per tale contributo a livello di Unione;
  6. incoraggiare sinergie tra il patrimonio culturale e le politiche in materia di ambiente, integrando il patrimonio culturale nelle politiche ambientali, architettoniche e di pianificazione e promuovendo l’efficienza energetica;
  7. favorire strategie di sviluppo locale e regionale che sfruttino il potenziale del patrimonio culturale, anche promuovendo il turismo sostenibile;
  8. sviluppare competenze specialistiche per migliorare la gestione e il trasferimento delle conoscenze nel settore del patrimonio culturale, tenendo conto delle implicazioni del passaggio al digitale;
  9. promuovere il patrimonio culturale quale fonte di ispirazione per la creazione e l’innovazione contemporanee ed evidenziare il potenziale di arricchimento reciproco e di interazione tra il settore del patrimonio culturale e altri settori culturali e creativi;
  10. sensibilizzare all’importanza del patrimonio culturale europeo tramite l’istruzione e l’apprendimento permanente, concentrandosi in particolare sui bambini, sui giovani, sugli anziani, sulle comunità locali e sui gruppi difficili da raggiungere;
  11. evidenziare il potenziale della cooperazione in materia di patrimonio culturale, per sviluppare legami più forti all’interno dell’Unione e con i Paesi terzi e per incoraggiare il dialogo interculturale, la riconciliazione postbellica e la prevenzione dei conflitti;
  12. promuovere la ricerca e l’innovazione in relazione al patrimonio culturale; favorire l’adozione e l’utilizzo dei risultati della ricerca da parte di tutti gli stakeholder, in particolare le autorità pubbliche e il settore privato, e facilitare la diffusione dei risultati della ricerca a un pubblico più vasto;
  13. incoraggiare sinergie tra l’UE e gli Stati membri, anche potenziando le iniziative di prevenzione del traffico illecito di beni culturali;
  14. dare risalto agli eventi significativi che rivestono un’importanza simbolica per la storia e il patrimonio culturale dell’Europa.

Lo Studio ti invita a leggere la Decisione 2017/864 che designa il 2018 come l’anno europeo del patrimonio culturale.

Non resta che augurare Buona Progettazione a tutti!

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